Arcivescovile – Scuola Paritaria Cattolica

C.S.I. e Arcivescovile: che squadra innovativa!

La voce degli operatori

L’educazione è tutto ed è in ogni ingranaggio del nostro sport, dice il vicepresidente del CSI Nazionale Marco Calogiuri. Don Giordano Goccini, direttore della pastorale giovanile di Reggio Emilia e membro della Consulta nazionale della pastorale giovanile, aggiunge: Il CSI ha un grande incarico: dire ad ogni giovane che incontra “ce la puoi fare!” e voi del CSI avete tra le mani uno strumento che la Chiesa stessa vi invidia: lo sport! Non uno sport qualunque, bensì uno sport che porta molti giovani in campo, che fa divertire, che riempie il cuore di gioia, che educa e veicola valori e regole, uno sport che va rispettato per la maglia che si riceve, quella maglia che dà un’identità! I giovani di oggi hanno bisogno di essere accompagnati, di sentirsi “con…vocati”, ovvero di sentire quella voce che dice abbiamo bisogno di te. I giovani di oggi hanno bisogno di sentire quali sono le ragioni per vivere in questo mondo. Hanno bisogno di essere esortati, incoraggiati. Hanno bisogno di testimonianze, di ammonizioni. Hanno bisogno che il futuro li chiami! I giovani di oggi hanno bisogno di senso ed è evidente a tutti che il CSI ha tra le mani qualcosa che ha senso, un linguaggio universale che comprendono tutti e che è per tutti: lo sport.

csi

Educazione tramite sport

Riprendendo gli stimoli che ci sono giunti dalle parole di Don Giordano la prima riflessione che facciamo è questa: siamo tutti coinvolti a vario titolo nell’educazione dei giovani. Con l’esperienza maturata in questi anni ci rendiamo conto del significato intrinseco di parole come “convocazione”, “senso”, “valori”, “regole”, “identità”. Ci accorgiamo di come la parola “sfida” sia capace di portare le persone ad unirsi per un obiettivo comune, giocare la partita e vincere, e delle infinite sfumature che lo sport e l’educazione messi insieme riescono a portare con sé: divertirsi, raggiungere un obiettivo, allenarsi, imparare le regole e rispettarle, creare un’identità. Lo sport è questa magia, o come dice Don Giordano, è quel linguaggio universale che capiscono e parlano tutti, che riesce ad integrare tra loro persone di diverse età, culture, provenienze, abilità. Ecco il grande potenziale di questo strumento che però, per essere tale, ha bisogno di essere trattato con cura, coltivato, contestualizzato, gestito per un fine prestabilito e condiviso. Lo sport non è educativo in sé, ma lo diventa quando si inserisce, con consapevolezza e competenza, come strumento privilegiato di un progetto pedagogico strutturato.

La nostra progettazione

Alla luce di quanto descritto e forti delle motivazioni e degli obiettivi che uniscono il CSI e l’Arcivescovile, abbiamo iniziato la nostra progettazione a partire dagli ultimi due anni scolastici, dividendo i nostri interventi per aree di progettazione: SCUOLA ovvero cosa svolgere nelle ore scolastiche; CAMPUS cioè cosa realizzare in chiave extracurricolare per i “cittadini dell’Arcivescovile”; IMPIANTI o meglio come aprire gli spazi dell’Arcivescovile anche al resto della cittadinanza; COLONIA ESTIVA e CONCILIAZIONE e quindi quali servizi offrire per permettere alle famiglie di usufruire dei servizi di conciliazione famiglia-lavoro.

csi